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progetto di ricerca PRIN 2020
PI – Prof. Daniele Parbuono – 2020EXKCY7

Fiamignano (Rieti)

Si arriva a Fiamignano dall’autostrada Roma-L’Aquila percorrendo la Valle del Salto. Ci si lascia il Monte Velino sulla destra e si sale nel Cicolano, un’area della provincia di Rieti che si spinge verso sud; siamo tra Lazio e Abruzzo a soli cento chilometri da Roma. Il confine passa molto vicino, ma fino agli anni Venti, quando fu creata dal regime fascista la provincia di Rieti, questo territorio era parte dell’Abruzzo, quindi in precedenza Regno di Napoli. Fiamignano è un piccolo paese a mille metri di altezza di un centinaio di abitanti con aggregate un numero impressionante di frazioni; 26 piccolissimi agglomerati scoscesi di una quarantina di abitanti ciascuna. Il paese, come le frazioni, si sviluppa sulle pendici della montagna; ha un bar, un alimentari, una caserma dei Carabinieri, molte case chiuse, ma ha ben quattro murales e nelle sue frazioni di murales ce ne sono altri 33 che raccontano storie di brigantaggio, realizzati da artisti di tutta Italia. Terra di montagne, di boschi impervi, briganti e pastorizia; terra di pupazze pirotecniche (le pantasime) e di lavoro sulla montagna, una agricoltura di sussistenza, soprattutto grano. Terra di poesia popolare, di ottava rima, degli stornelli e degli strambotti, di rocche e castelli. 

In quest’area si coltiva una varietà di lenticchia dal seme piccolo e di colore marrone. Per opera della Pro-loco di Fiamignano, a partire dal 1972, questo prodotto è stato inserito in un processo di recupero attraverso l’istituzione di una festa alimentare: la “Sagra della Lenticchia”.

Testo di Alessandra Broccolini tratto dall’articolo “La nuova comunità della lenticchia. Rascino e il rilancio della montagna sull’ Appennino Centrale”, pubblicato nel 2017 in Dialoghi Mediterranei – Periodico bimestrale dell’Istituto Euroarabo di Mazara del Vallo – ISSN: 2384-9010

http://www.istitutoeuroarabo.it/DM/la-nuova-comunita-della-lenticchia-rascino-e-il-rilancio-della-montagna-sullappennino-centrale/
(consultato il 18 novembre 2023).

Fotografie di Cristina Pantellaro

Altopiano di Rascino, foto di Alessandra Broccolini 


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